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Negli ultimi anni si è assistito ad un profondo cambiamento della pratica psichiatrica, con un progressivo allargamento del campo di azione. Infatti, da un'assistenza psichiatrica prevalentemente ospedaliera (in voga soprattutto fino agli anni ottanta), si è passati ad un'assistenza prevalentemente territoriale. Oggi, il campo di azione si è allargato ulteriormente, per includere la tutela della salute mentale nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle carceri, nelle popolazioni migranti, etc. Tutto ciò ha determinato un interesse crescente, sia in ambito clinico che di ricerca, per la prevenzione dei disturbi mentali, soprattutto nelle fasce deboli come le donne, gli adolescenti, gli anziani o i migranti, e nelle persone esposte a traumi personali o collettivi. Inoltre, i recenti cambiamenti occorsi alla società moderna hanno fatto emergere nuove problematiche nella popolazione con disagi esistenziali, che spesso portano le persone più fragili alla comparsa di veri e propri disturbi mentali.
Tutto ciò è stato messo in evidenza in maniera lampante dall'emergenza causata dal virus COVID-19, che ha imposto un ripensamento della vita quotidiana, del lavoro medico e un'attenzione a nuove forme di patologie, sia fisiche che mentali. La psichiatria sociale gode di una prospettiva privilegiata nell'osservare il fenomeno causato dal COVID-19 e nel proporre nuovi trattamenti, che tengano in considerazione le nuove tecnologie e altri interventi che consentono di supportare la popolazione generale garantendo il distanziamento fisico, in modo da non esporre nessuno al rischio di contagio.
Infatti, appare sempre più necessario personalizzare le cure anche in psichiatria, partendo dalla prospettiva del paziente e includendo anche altre figure che giocano un ruolo chiave nel processo di cura e guarigione, quali i familiari, i medici di medicina generale e altri operatori della salute mentale. Per rispondere ai nuovi bisogni dei pazienti con disturbi mentali, un trattamento efficace non potrà prescindere dall'approccio integrato e multidisciplinare, che prenda in considerazione tutti i determinanti sociali che concorrono a causare, mantenere o prevenire i disturbi mentali.
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